tNotice raccomandata, come funziona, opinioni

La classica vecchia raccomandata postale si rinnova e diventa digitale. Online, sicura, veloce, con valenza legale, può certificare il contenuto, data e orario dell'invio e della consegna.

Un servizio online che sposta alcuni degli aspetti della posta tradizionale sul web. Realizzato da inposte(.it), operatore con regolare autorizzazione postale.

La raccomandata elettronica di tNotice è tecnicamente una semplice email, inviabile a qualunque indirizzo di posta elettronica del mondo. Al suo interno contiene tutti i links per gli eventuali allegati.

Certifica l'avvenuta spedizione e l'eventuale ricezione, nonché l'atto di scaricare i documenti in allegato da parte del ricevente, con la presunta loro lettura.

Il tutto ha valore legale. Sono certificati data e ora dell'invio, della ricezione, il contenuto delle comunicazioni, inoltre prevede una firma elettronica per ricevuta. Insomma è un po' come una PEC, anzi di più dal momento che questa raccomandata può essere spedita a qualunque indirizzo email.

tNotice è utile per comunicazioni tra privati e/o aziende, ad esempio per scambio di contratti, disdette, sfratti, comunicazioni di morosità e per molti altri atti.
Ad ogni modo ci sono dei limiti, questo servizio non può essere utilizzato per recapitare cartelle esattoriali, o per notificare atti giudiziari e multe.

Opinioni
Finalmente un servizio innovativo. Spedire una raccomandata online al prezzo di solo 1,5€ più l'eventuale spesa per il certificato postale forense. La ricezione di una tNotice è invece completamente gratuita. Qualcosa che ci trasporta direttamente nel futuro scrollandoci di dosso tutta quella lentezza burocratica tipica dei tempi che furono. Oppure no?

Sinceramente nutro dei dubbi. C'è qualcosa che non mi torna. Possibile che ogni indirizzo email del mondo possa essere utilizzato per delle comunicazioni ufficiali certificate?

Sul sito di tNotice si dichiara che un mancato ritiro della email produce gli stessi effetti di una compiuta giacenza. Insomma se io invio una raccomandata elettronica e il destinatario non la legge sono affari suoi.
Uhm... credo che una cosa del genere possa essere quantomeno impugnata. Per come funzionano le cose attualmente, un avvocato potrebbe distruggere tale teoria in men che non si dica.

Di fatto tNotice non può garantire che quella email arrivi a destinazione, magari finisce vittima del filtro antispam del provider di posta, oppure per qualche strano motivo rimbalza tra vari computer in rete e si perde senza che il destinatario riceva nulla.
Se poi imposto il server per non comunicare nessuna notifica di avvenuta lettura e per ricevere email solo testuali, non possono neanche avere alcuna conferma circa l'avvenuta ricezione di alcunché.

E poi, chi dice che quell'indirizzo rappresenti la mia email principale? Magari è una casella di posta elettronica che controllo una volta ogni 6 mesi oppure ogni anno. Insomma una email secondaria, ormai siamo in tanti ad avere indirizzi multipli per vari scopi.

Il problema vero è che l'email, a meno che non sia una PEC, non è assolutamente equiparabile ad un indirizzo di domicilio o residenza. Insomma la legge non mi obbliga ad avere una email per comunicazioni ufficiali, tanto meno mi obbliga a controllare periodicamente la mia casella di posta elettronica.
Ogni cittadino è tenuto ad avere un indirizzo fisico ufficiale, ma tale obbligo non riguarda la posta elettronica.
Ci manca solo che qualcuno possa inviare email senza che io ne sappia nulla e attribuisca a tali comunicazioni valenza legale.

Intendiamoci, per evitare fraintendimenti, a me un servizio come quello di tNotice piace molto, e penso che in futuro possa rappresentare la norma nell'ambito di comunicazioni tra privati e aziende.
Solo che al momento appare in qualche modo inadeguato. Credo che prima di dare valenza legale a comunicazioni elettroniche qualunque (quindi verso qualsiasi email), sia necessario predisporre un sistema di leggi atto a fornire garanzie e sicurezze a tutti i soggetti.