Mascherine FFP1, FFP2, FFP3 e chirurgiche, differenze, quale usare

Le mascherine definite come DPI, dispositivi di protezione individuale, hanno lo scopo di proteggere l'utilizzatore e le persone circostanti. Quali tipologie di mascherine sono sul mercato, quali le migliori e le più indicate per le varie situazioni.

Questo articolo è stato redatto nel periodo di infezione da Coronavirus, ed ha lo scopo di fare un minimo di chiarezza nel panorama delle mascherine, per imparare a riconoscerle e utilizzarle al meglio.


Classi FFP1, FFP2 e FFP3
La sigla FFP sta per Filtering Facepiece Particles, che in italiano si può tradurre come dispositivo facciale per la protezione dalle particelle. Apparati impiegati in ambito professionale e comunemente noti con i termini 'maschere' o 'mascherine'.

Hanno lo scopo di proteggere le prime vie respiratorie da particelle fini, polvere, ma risultano efficaci anche contro batteri e alcuni virus.

La norma UNI EN 149 definisce per tali dispositivi 3 distinte classi. L'efficienza filtrante aumenta al crescere del numero, FFP1 le più semplici, FFP2 le intermedie, FFP3 le più sicure.

Secondo diverse fonti, per avere una ragionevole protezione preventiva contro il Coronavirus, è consigliabile almeno il livello di protezione FFP2.


Con o senza valvola
All'aumentare della classe di protezione, a parità di tecnologia, aumenta anche la resistenza al passaggio dell'aria. Per tale motivo, le maschere FFP2 e FFP3, sono talvolta dotate di una valvola di espirazione che ne rende l'uso più agevole.

Quindi, nella mascherina con valvola, l'aria in ingresso attraversa i vari strati di tessuto e viene filtrata, mentre quella in uscita non subisce alcun filtraggio. In pratica si fa meno fatica nel respirare, e ciò può essere utile nel caso di lavori faticosi o prolungati.

Ma, cosa grave nel caso di possibili infezioni, non impedisce il contagio da persona a persona.

Mascherine chirurgiche
Le classiche mascherine colorate di verde (azzurro, arancione o rosa) nella parte esterna. Si fissano con elastici dietro le orecchie, o con lacci dietro la testa.

Meno efficaci rispetto alle maschere FFP ma, anche per il fatto di essere più economiche, possono comunque rappresentare una soluzione valida quando si deve offrire una protezione su larga scala.


Quale maschera usare
Il personale medico degli ospedali che lavora in reparti in cui sono presenti pazienti sicuramente contagiati, per la loro maggior sicurezza dovrebbero usare le maschere FFP3.
Eventualmente anche con valvola dal momento che nell'ambiente in cui si trovano ad operare il contagio è già presente.

Il personale in altri reparti dell'ospedale, quello di soccorso sulle ambulanze, medici di famiglia, guardie mediche, forze dell'ordine e operatori di sicurezza in ambiente sanitario, possono usare anche le maschere FFP2, ma senza valvola per evitare la diffusione del contagio tra colleghi.

Qualora la maschera in loro dotazione sia dotata di valvola, sarebbe opportuno indossare sopra di essa una mascherina chirurgica, in modo da filtrare anche l'aria in uscita.

Le maschere FFP1 e le mascherine chirurgiche dovrebbero invece essere impiegate dall'intera popolazione circolante, chi deve lavorare, i negozianti, gli uffici aperti al pubblico e le stesse forze dell'ordine.

Dal momento che la valvola fa uscire l'aria senza alcun filtro, di fatto permette la diffusione del contagio, pertanto queste categorie di persone non dovrebbero mai utilizzare mascherine con valvola.

Approfondimenti:
- acquistare mascherine chirurgiche ai tempi del coronavirus
- come indossare la maschera chirurgica correttamente

In ogni caso è bene rispettare le norme di sicurezza, specialmente in una situazione grave come quella attuale. Mantenersi ad almeno un metro dalle altre persone, meglio ancora se più distanti. Lavarsi spesso le mani e disinfettare gli oggetti con cui entriamo comunemente in contatto.

E soprattutto, la cosa più importante, uscire di casa il meno possibile, se non c'è contatto tra persone il virus non si può diffondere.