Dieta del gruppo sanguigno. Funziona? opinioni

Correlazione tra gruppo sanguigno e gruppi di alimenti, questo è il principio base della dieta nata una quindicina di anni fa ma regolarmente riproposta da medici e dietologi naturisti in tutto il mondo, anche in Italia.

Si divide l'intera popolazione umana in base al gruppo sanguigno. Questo definisce alcune predisposizioni e fornisce indicazioni circa alimenti con cui si è maggiormente compatibili oppure verso cui si può essere intollerante.

Il presupposto è che la suddivisione in gruppi ha avuto origine durante l'evoluzione e, in generale, caratterizza le abitudini alimentari di ogni individuo.

Il gruppo zero (0) è quello dei più lontani progenitori, cacciatori e forti mangiatori di carne. Chi ha tale sangue dovrebbe seguire una dieta a base di cibi di origine animale, sia carne che pesce. Da limitare invece l'apporto di carboidrati da pane, pasta e legumi.

Quelli con il gruppo A derivano da una evoluzione successiva, quando gli uomini da cacciatori si sono trasformati in agricoltori. Il loro apparato digerente è delicato e digerisce con difficoltà le carni. Alimenti consigliati carni bianche (pollo e tacchino), buona libertà di scelta nel pesce, ma soprattutto cereali, legumi e diversi tipi di verdure.

Il gruppo B deriverebbe dai nomadi del medio oriente, una popolazione spesso dedita alla pastorizia e costretta a spostarsi frequentemente nel corso della propria vita. Gli unici che possono mangiare senza problemi latticini ed altri derivati del latte. Permessi solo alcuni tipi di carne. Digeriscono male i prodotti da cereali contenenti glutine.

Le persone con il gruppo AB avrebbero origine più recente e rappresentano solo una piccola percentuale della popolazione. Consigliata una dieta equilibrata, ma senza esagerare con i latticini.

Chi volesse informazioni più dettagliate può rivolgersi direttamente al sito ufficiale The Blood Type Diet del dottor D'Adamo.
Una buona risorsa in Italiano è Dieta del gruppo sanguigno del Dr. Mozzi.

Opinioni, funziona davvero?
Una dieta in qualche modo innovativa. Dividere l'intera popolazione umana in quattro distinti gruppi, con consigli alimentari atti a limitare intolleranze e migliorare lo stato di salute generale.

Fin dai suoi esordi la dieta del gruppo sanguigno ha dato seguito a moltissime critiche. Possibile davvero poter suddividere le persone in 4 soli gruppi? Anche l'oroscopo, per quanto assurdo, prevede almeno 12 gruppi (senza contare le combinazioni con l'ascendente).

Esistono delle basi e spiegazioni pseudoscientifiche circa l'efficacia di un tale approccio. Ma nel corso del tempo si sono accumulati studi e ricerche che fondamentalmente annullano i presupposti di questa dieta.
Ad esempio facendo seguire la dieta "A" al relativo gruppo possiamo ottenere dei benefici analoghi a quelli che otterrebbero soggetti in tutti gli altri gruppi.
Poi si è rilevato che la celiachia ed altre intolleranze sono equamente distribuite tra i vari gruppi sanguigni, pertanto verrebbero a mancare proprio le basi scientifiche che avvalorano l'efficacia di tale dieta.

In effetti oggi sono più soggetti a descriverla espressamente come una bufala. Non funziona come descritto dai suoi autori, anzi nel seguirla senza alcun controllo si può incorrere anche in rischi per la salute.
Senza contare poi le implicazioni morali nel caso in cui, ad esempio, un vegetariano si trovasse (per natura) nel gruppo 0, ovvero tra coloro che dovrebbero prediligere il consumo di carne.

Di contro alcune persone descrivono grandi benefici e livelli di salute elevata da quando seguono le regole di tale dieta.
Altri invece sostengono che si tratti di mera statistica. D'altronde, è naturale trovare una certa percentuale di celiaci o intolleranti al glutine nel gruppo 0, e questi traggono effettivamente benefici dal non mangiare alcuni alimenti di origine vegetale. Il problema è che ciò è vero, e in percentuali analoghe, anche per persone con altri gruppi sanguigni.
Quindi attenzione, il consiglio per tutti è di fare delle normalissime analisi per le intolleranze o allergie, e rivolgersi ad un bravo nutrizionista per la propria alimentazione.