Beyoncé, Adele, Rihanna e Mika contro Pokemon Go

Notizia di pochi giorni fa. Diversi artisti hanno espresso il loro dissenso verso i fans che durante i concenti si preoccupano di guardare il telefono per catturare Pokemon piuttosto che prestare attenzione a cosa accade sul palco.


Rihanna non vuole che durante i suoi concenti si mandino messaggi ai propri amici o contatti, o che si catturino Pokemon selvaggi mediante l'applicazione Pokemon Go.

Stesso malcontento per Beyoncè che, visti alcuni fans che giocando si disinteressavano completamente a lei, chiederebbe addirittura di vietare il gioco durante le sue esibizioni.

Anche Adele sembra non gradire coloro che si distraggono durante i suoi show, e addirittura non ama coloro che passano gran parte del tempo a fare fotografie o filmati.

Mika invece non apprezza i respawn di Pokemon sotto casa sua, con conseguenti processioni di utenti che si avvicendano per catturare gli animaletti virtuali. Ad ogni modo, da gran signore qual è, il suo commento è stato solo ironico e non di totale condanna.

Insomma, possiamo ben dire che le star soffrono per il fatto che un semplice giochino online possa catturare più di loro le attenzioni degli utenti.

Sinceramente non ci vedo nulla di male. Pokemon Go ha raccolto nei primi giorni dopo la sua uscita circa 100 milioni di utenti, più di quanti fan tali vip possano avere nei loro concerti durante l'intera loro esistenza.

E' un dato di fatto, il mondo cambia e bisogna necessariamente accettarlo. Certo possiamo criticarlo, mostrare le nostre reticenze, ma è così, punto.

Fanno bene quelli come me che, quando si incontrano presunti Vip per strada, fanno finta di non riconoscerli e tirano dritto. Al limite gli si chiede qualche informazione stradale per scambiarci due parole, ma senza dargli soddisfazione alcuna.

Per quanto riguarda i concerti. Io pago il biglietto ed io decido come impiegare il mio tempo durante lo show. I soldi sono miei e se decido di buttarli sono fatti personali.
Nessuno mi può vietare di usare il cellulare o di interagire con un gioco, credo sia proprio vietato dalla legge imporre tale limitazione. Se voglio posso mettermi nelle prime file e girare le spalle al palco per farmi gli affari miei. Al limite anche con delle cuffie per ascoltare musica diversa da quella proposta in tale concerto.
Ok, saranno atteggiamenti stupidi, forse spreco i miei soldi, ma tali azioni rientrano appieno nelle mie libertà.

E' che alcune persone si sentono troppo Very Important People, e non accettano che non le considerino come tali. Le star tornino con i piedi per terra, vivono soffrono e muoiono come tutti gli altri, per fortuna.