Pulitore gioielli ad ultrasuoni, recensione

Comprato e subito provato il pulitore gioielli ad ultrasuoni. Uno strumento semplice ed economico per lucidare e rimuovere lo sporco da oggetti metallici e non. Come funziona, opinioni sul prodotto, si tratta di un articolo valido? Prezzo.

Abbiamo già parlato in un altro articolo delle lavatrici ad ultrasuoni. Strumenti per la pulizia utilizzati sia in ambito casalingo che professionale.
Il principio di funzionamento è quello della cavitazione, gli ultrasuoni creano delle micro bolle all'interno di un liquido, queste implodono creando tanti piccoli urti utili per rimuovere particelle superficiali, grassi o altra sporcizia.

L'apparecchio in questione è decisamente economico. In giro si vende con costi compresi tra 6 e 15 euro. Ovviamente è made in china.
Sulla scatola riporta la dicitura As Seeen on TV, in alcuni paesi viene proposto durante le televendite.



Di piccole dimensioni e funzionante a batteria, per la precisione 4 AA Stilo. Il vano interno ha una capacità ridotta, comunque più che sufficiente per oggetti non particolarmente ingombranti. Per intenderci, possiamo pulire bracciali, qualche collana, anelli oppure un orologio, ma non un paio di occhiali o un CD/DVD.

Uso quantomai semplice. Inseriamo dell'acqua nel recipiente, eventualmente aggiungendo del detergente sgrassante, anche un detersivo liquido lavapiatti va benissimo. Quindi poggiamo gli oggetti all'interno in modo che siano coperti dall'acqua. Spostiamo il selettore di accensione su ON e attendiamo che sia completato il ciclo di pulizia: 15 minuti seguiti da 3 minuti di pausa, quindi altri 15 minuti. Il tempo complessivo si attesta pertanto intorno a mezz'ora.

Durante il lavaggio viene generato un rumore non particolarmente fastidioso ma comunque ben avvertibile.
Nella parte inferiore alcune ventose per ancorare l'apparato ad una superficie liscia. Effettivamente se ben agganciato il brusio tende a diminuire, inoltre si evita che si sposti eccessivamente a causa delle vibrazioni.
Infine il coperchio. In realtà non ho ben capito se sia necessario metterlo oppure no. A mio avviso la sua unica utilità è quella di evitare la fuoriuscita di acqua. Dal punto di vista del risultato appare del tutto ininfluente.



E arriviamo infine alla Opinioni. Si tratta realmente di un valido prodotto? E' utile per pulire i gioielli o i cinturini con maglie metalliche degli orologi?

Prima della stesura di questo articolo ho ovviamente effettuato diverse prove con piccoli gioielli, monete e atomizzatori per sigarette elettroniche. L'obiettivo era quello di verificare che fosse realmente in grado di rimuovere lo sporco, grasso o incrostazioni, sia superficiali che nei piccoli spazi non facilmente raggiungibili.

Senza mezzi termini arrivo direttamente al giudizio: risultati davvero scarsi. Ho provato con semplice acqua, poi con una miscela di acqua e detersivo per piatti, quindi con varie concentrazioni di aceto. Sempre facendo più cicli di lavaggi per ogni possibile soluzione. Praticamente ho esaurito una intera serie di batterie per la prova.
I cartomizzatori ne sono usciti leggermente più lucidi di quando sono entrati, e neanche tanto, discorso analogo per i gioielli. Ma di rimuovere lo sporco o le incrostazioni non se ne parla.
Le monete da pochi centesimi di euro avevano una patina parecchio scura, i lavaggi con acqua o acqua/detersivo non sono serviti a nulla. Quelli con aceto invece le hanno schiarite fin quasi alle condizioni originali, salvo ovviamente i piccoli segni di usura.

A quel punto mi sono detta: forse dipende dal solvente. Ho quindi messo monete analoghe in un bicchiere di plastica con aceto ed atteso alcune ore, agitandole due o tre volte o girandole per accertarmi che il liquido toccasse per bene ogni superficie.
Risultato: in un tempo analogo, quelle tenute nel bicchiere apparivano pressoché uguali a quelle trattate con la macchina ad ultrasuoni.

Azionando l'interruttore si accende il led, si avverte il rumore e l'acqua si increspa superficialmente generando quelle tipiche onde concentriche. Eppure l'effetto finale non cambia rispetto ad un semplice bagno con acqua e specifico prodotto pulente.
L'impressione è che non si tratti proprio di ultrasuoni, il rumore è quello di un motore che fa vibrare l'apparecchio e provoca increspature superficiali. Insomma, agita l'acqua e niente più, una presa in giro.
Nulla a che vedere con le vere lavatrici ad ultrasuoni con emettitori piezoelettrici che generano frequenze ben definite per attivare i processi di cavitazione.

D'altronde, con un funzionamento a batteria sarebbe quantomeno difficile ottenere risultati apprezzabili. La potenza sviluppata è sicuramente inferiore a 2-3 watt per ora, mente un pulitore alimentato da rete elettrica si attesta almeno intorno ai 30-40 watt, quindi 10 volte tanto. Ma si arriva a potenze ben superiori per i prodotti professionali.

Ok, costa poco, e il pensiero è quello di provarlo comunque per pulire i nostri gioielli. Ebbene non fatelo, in ogni caso sono soldi buttati. Piuttosto orientatevi su un modello di fascia intermedia, almeno avrete modo di verificare le reali potenzialità di tale sistema di pulizia.