Rilevatore di monossido di carbonio, anti fumo, da Lidl

Sensore per rilevare la presenza di gas a base di monossido di carbonio (CO) rilasciati a seguito di incendi provocati ad esempio da elettrodomestici, fornelli e forno da cucina, corto circuiti, impianti di riscaldamento quali stufe e camini, caldaie o scaldabagni a gas, emissioni di scarico dei veicoli.

Il Rilevatore di Monossido di carbonio di cui parliamo in questo articolo viene venduto in esclusiva nei supermercati della catena Lidl. Disponibile unicamente durante i periodi di promozione. Al momento in cui scrivo il suo prezzo è di 19,99 euro.

Viene riproposto solitamente una o due volte l'anno.


Si tratta di un rilevatore con sensore di tipo elettrochimico, capace di rilevare il CO anche in assenza di fumo visibile. Funziona mediante 3 batterie alcaline di tipo AA (stilo). Un set di batterie garantisce una autonomia di almeno un anno. Segnalazione del livello basso della batteria.

Allarme sonoro con sirena da 85 decibel. Durata sensore 7 anni. Adatto per ambienti con superficie di circa 40 m². Temperatura di funzionamento tra 0 e 40 gradi °C.
Pulsante per test e stop allarme. Led di segnalazione dello stato di funzionamento.

Velocità di rilevazione variabile in base alla concentrazione di CO nell'aria, tale valore è espresso in parti per milione (ppm) e viene mostrato sul display digitale nella parte anteriore dell'apparecchio.
Tempo di azione:
300 ppm - inferiore a 3 minuti
100 ppm - 10-40 minuti
50 ppm - 60-90 minuti

La confezione comprende viti e tasselli per fissarlo al muro. Utilizzare esclusivamente in ambienti interni, non esporre a pioggia o umidità eccessiva.

Il prodotto è coperto da una garanzia di 3 anni contro i difetti di fabbricazione, più la tipica garanzia soddisfatti o rimborsati di Lidl.


Opinioni
I rilevatori di fumo, o più genericamente di monossido di carbonio, sono essenzialmente di due tipologie: con sensore ottico oppure con sensore chimico.

Gli apparati con sensore ottico, detto anche fotoelettrico, rilevano la presenza di fumo facendo passare una piccola luce attraverso l'aria, se la rifrazione cambia allora scatta l'allarme. Hanno il vantaggio di agire in tempi rapidissimi, tipicamente pochi secondi. Inoltre il sensore ha una durata molto elevata, anche più di 10 anni.

Lo svantaggio deriva da fatto che il CO è incolore, si può avere una alta concentrazione dello stesso pur non avendo fumo. Vi sono insomma situazioni in cui non sono efficaci.

Gli apparati con sensore chimico rilevano invece la concentrazione di monossido di carbonio mediante una reazione chimica. Sono maggiormente affidabili in quanto la rilevazione avviene anche in assenza di fumo visibile.

Di contro hanno un tempo di reazione più lungo, anche diversi minuti in caso di concentrazioni basse di CO nell'aria.

Quale dei due sistemi è migliore? È vero che i sensori chimici impiegano più tempo a dare l'allarme, ma è altresì vero che iniziano a rilevare il CO ancor prima che il fumo arrivi al sensore, o anche quando proprio non c'è fumo ma abbiamo comunque concentrazioni di monossido pericolose o potenzialmente letali.


In passato Lidl ha proposto un rilevatore ottico di fumo, molto economico e nel complesso valido. In casa ne ho installati un paio e a distanza di tempo risultano ancora perfettamente funzionanti, periodicamente li provo mandando del fumo o vapore sul sensore.

Il rilevatore di cui parliamo in questo articolo è invece di tipo chimico. Più costoso ma, per quanto detto sopra, maggiormente efficace nella rilevazione di CO. Facile da installare e con una durata del sensore davvero elevata.

La confezione comprende anche il manuale di istruzioni utente multilingua, compreso l'Italiano. Al suo interno le specifiche tecniche, norme di sicurezza e indicazioni sull'installazione.

Apprezzo molto l'impiego di normalissime batterie stilo (AA), generalmente più economiche rispetto alle batterie transistor da 9 volt usate su altri apparati analoghi.

Nota: essendo i sensori dispositivi ad elevata precisione, consigliamo di impiegare esclusivamente le batterie indicate dal produttore, in questo caso le classiche AA alcaline. Evitando invece quelle ricaricabili che hanno una tensione leggermente diversa.

Conclusioni
Un rilevatore di fumo, o meglio ancora un rilevatore di monossido di carbonio (quindi di tipo chimico), è fondamentale per chiunque utilizzi abitualmente il camino oppure la stufa a pellet, legna o gas. Risulta comunque valido e sempre consigliato in qualunque casa.

Si tratta di uno strumento da comprare e mettere in funzione con la speranza di non averne mai bisogno, che non risulti mai utile, ovvero non suoni mai l'allarme.
Ma, nella remota eventualità che serva, può salvare la vita nostra e dei nostri familiari più cari.

Se non riuscite a reperirlo da Lidl perché l'offerta è finita, con pochi euro in più si può acquistare anche nei negozi online, il modello in questione è lo Smartwares RM370.

Spendendo un po' di più si può invece prendere un modello come l'X-sense che vedete qui a destra. Sfrutta entrambe le tecnologie, funzionando sia come rilevatore fotoelettrico (ottico) di fumo, che come rilevatore elettrochimico di monossido di carbonio. Alimentato da 2 batterie al litio CR123A, in dotazione, che garantiscono una autonomia di ben 10 anni, e comunque si possono facilmente cambiare. Display digitale su cui viene mostrata la quantità di CO nell'aria in ppm (parti per milione), e la durata residua della batteria. Allarme con potenza sonora di 85 dB.

A voi la scelta.